MONDO MUNNIZZA 8
BASTA MUNNIZZA! ANDARE OLTRE IL GRIDO…
Oggi l’ottava uscita di Mondo Munnizza. Oltre la rabbia, oltre il grido, oltre le raccolte occasionali presto vanificate da continui scarichi di rifiuti nel territorio
Questo di oggi non è un “articolo di giornale”, ma un documento tecnico che verrà letto attentamente, compreso e chiosato da chi vuole davvero dare un contributo del proprio tempo alla insopportabile questione dei rifiuti ovunque.
Relazione di accompagnamento al Regolamento dell’Osservatorio Comunale per la Riduzione dei Rifiuti e l’Economia Circolare
Documento fonte: 8-1-Regolamento osservatorio RELAZ 201114 Rev 211007 – 210604
Il presente documento è allegato alla bozza del Regolamento dell’Osservatorio.
Paragrafi
Cos’è e con chi si interfaccia – Ambito di intervento – Aree di intervento – Attori– Strumenti – Attività dell’Osservatorio – Indicazioni per un Regolamento
Cos’è e con chi si interfaccia
L’OSSERVATORIO COMUNALE PER LA RIDUZIONE DEI RIFIUTI E L’ECONOMIA CIRCOLARE è uno strumento di partecipazione strutturata tramite il quale i Soggetti Attivi della Società Civile dialogano, partecipano e co-progettano con gli attori istituzionali impegnati nella gestione dei rifiuti e nell’economia circolare. Collabora con l’Assessore comunale all’Ambiente e all’Economia circolare, si interfaccia, con l’Amministrazione, con i Cittadini, con gli Stakeholder; coopera con gli altri Osservatori per scambio di linee guida e di buone pratiche, sempre con il fine di contribuire a individuare, affrontare e risolvere con atteggiamento propositivo le questioni connesse alla conversione dei rifiuti in materiali, alla prevenzione e alla riduzione del rifiuto.
Anche se la dimensione sovracomunale può o potrebbe consentire un più alto grado di innovazione nei servizi di raccolta e trattamento, nonché le necessarie economie di scala, l’ambito di intervento della Osservatorio coincide con il territorio e con la giurisdizione comunale. Ciò in quanto, è il cittadino il principale soggetto della produzione dei rifiuti e il principale destinatario dei connessi servizi di raccolta e trattamento. Dunque, l’adesione informata e convinta dei cittadini è essenziale alla buona riuscita del sistema di raccolta e, più ampiamente, dell’igiene e della pulizia della città e delle campagne.
Peraltro, per loro stessa natura, i processi partecipativi, che come tali mirano alla condivisione, debbono avere luogo quanto più vicino agli attori dei processi stessi. Mano a mano che aumentano le distanze dai cittadini, può aumentare quel ruolo di “controllo” che è importante, ma differente da quello di proposizione e di collaborazione attiva, che con effetti diretti e partecipati sui territori, viene espletato dagli Osservatori in ambito Comunale.
La partecipazione dei cittadini è fondamentale in termini di quantità e di qualità della raccolta e del recupero, ma anche della progressiva riduzione del rifiuto indifferenziato e del contrasto agli sprechi dei materiali ovvero degli alimenti, degli indumenti, dei farmaci. Il rilievo della dimensione comunale è peraltro confermato dagli Assessorati comunali all’Ambiente e all’Economia Circolare e dal loro ruolo e rilievo nelle dinamiche comunali, e dalla constatazione che l’ambito comunale è quello di riferimento per la predisposizione della raccolta dei dati e del Piano di Intervento, ovvero per la progettazione dei sistemi e degli impianti di raccolta.
La composizione dell’Osservatorio e le attività di monitoraggio e di proposizione trovano luogo nel Regolamento dell’Osservatorio. In ogni caso, un punto fondamentale, che viene considerato dirimente, è la separazione fra membri attivi, il cui compito non è mai quello di mera rappresentanza, bensì di cittadinanza attiva, collaborativa e propositiva; e gli Stakeholder, che vengono tenuti in alta considerazione e consultati almeno semestralmente.
Aree di intervento
A livello Comunale si possano individuare almeno 3 ambiti di intervento e di collaborazione dell’Osservatorio con la Pubblica amministrazione:
- Collaborazione nella Prevenzione: verifiche e monitoraggi durante la redazione del Piano di Intervento da portare in appalto (qualora in itinere)
- Piano di intervento
- Bando, capitolato, altri documenti (es: Carta dei Servizi)
- Interventi / collaborazione presso il RUP
- Collaborazione nella esecuzione: verifiche e monitoraggi (ex post)
- Esecuzione del servizio
- Interventi / collaborazione presso RUP e DEC
- Collaborazione continua (ex ante e ex post appalto del servizio raccolta)
Attori
Per le aree di intervento di cui punti 1 e 2 sono abilitati ad intervenire i cittadini e in generale le componenti della società civile organizzata in Associazioni, prime fra tutte le Associazioni ambientaliste.
Tutte le 3 aree sono oggetto di intervento da parte dell’Osservatorio Comunale, nella cui composizione è prevista la presenza delle associazioni riconosciute di interesse ambientale presenti nel territorio comunale o in aree contermini e che abbiamo svolto attività di cittadinanza attiva sufficientemente documentata.
Strumenti
Lo strumento essenziale per raggiungere i prefissati obiettivi è Regolamento attuativo puntuale e nel contempo snello, volto alla collaborazione e alla operatività, non burocratizzato.
Attività dell’Osservatorio
Possono essere sommariamente individuate aree di 3 attività:
1 – Le attività di monitoraggio, che sono legate, in una maniera che potrà essere più o meno stretta, basandosi sui dati emanati da chi ne ha competenza (Uffici Comunali, SRR, ISPRA, ecc);
2 – Le attività di sollecito collaborativo, che sono legate alla redazione di uno scadenzario delle azioni di competenza degli Enti pubblici e privati coinvolti nei servizi connessi, e alla conseguente verifica della regolarità degli adempimenti;
3 – Le attività propositive, che possono procedere indipendentemente dalle prime due, e che comunque si gioveranno della stretta collaborazione con gli Uffici comunali, per il tramite dell’Assessore al ramo, volte al miglioramento dei servizi e alla massima riduzione dei rifiuti.
La prima e la seconda attività sono tipiche di un osservatorio propriamente detto; mentre, la terza è strettamente connessa ai compiti di una Osservatorio e sarà proprio la sua rilevanza a dare senso e corpo al ruolo complessivo della Osservatorio Comunale.
Particolare attenzione potrà essere dedicata allo smaltimento di quei rifiuti che in più Comuni mettono in maggiore difficoltà i cittadini, quali i rifiuti ingombranti, quelli elettrici ed elettronici, quelli derivanti dalla preparazione degli alimenti, dalle attività artigiane, dalla ristrutturazione degli immobili e dalle attività agricole e dalla gestione del verde. Di fondamentale importanza lo smaltimento della frazione umida, per carico economico che essa rappresenta per le comunità qualora inviata in discarica e anche, agli impianti di compostaggio. La Osservatorio può operare per favorire l’avvio delle azioni previste e incoraggiate dalla L 19 agosto 2016, n. 166, Disposizioni concernenti la donazione e la distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici a fini di solidarietà sociale e per la limitazione degli sprechi. (16G00179) (GU Serie Generale n.202 del 30-08-2016). Si tratta di azioni congruenti con gli obiettivi di riciclo e riduzione dei materiali in discarica, compiti che verranno coadiuvati dalle aree di scambio temporaneo previste nei CCR e dai mercatini del riuso.
Indicazioni per un Regolamento
Composizione. La Composizione e il Profilo dei Componenti saranno decisivi per l’operatività della Osservatorio. Al fine di garantire il proficuo svolgimento delle proprie attività, la Osservatorio avrà una composizione improntata non alle mere rappresentanze, quanto alla accertata collaborazione attiva e reciproca dei suoi membri. Imprescindibile la presenza di una rappresentanza delle Associazioni riconosciute di interesse ambientale dal Minambiente presenti nel territorio o nei comuni contermini. La Osservatorio si può giovare di competenze anche in forma temporanea e dare luogo ad Ecoforum cittadini
Profilo dei componenti. Ferma restando la facoltà dell’Assessore di audire chi reputa opportuno in funzione delle competenze richieste per il migliore trattamento dei punti in discussione, dell’Osservatorio dovrebbero far parte cittadini di comprovata capacità di lavoro in gruppo e non “imposti” agli altri componenti.
Gli Uffici. La Osservatorio ordinariamente colloquia con gli Uffici per il tramite dell’Assessore al ramo. Gli Uffici possono essere convocati a partecipare ad alcune riunioni, l’Assessore rimane l’interfaccia con gli Uffici e, in definitiva, il responsabile del successo dell’Osservatorio.
L’Assessore. La Osservatorio non surroga l’Assessore al ramo e non si interpone fra l’Assessore e gli Uffici. In generale, offre proficua collaborazione, ma non riveste alcuna funzione né di intermediazione, né di “copertura” all’Amministrazione.
Funzione. Assume principalmente il compito di collaborare in tutte le fasi connesse all’attività dell’Assessorato Ecologia, anche suggerendo e introducendo innovazioni nel servizio, per il benessere dei cittadini, per la riduzione della quantità e, anche, del costo dei servizi connessi.
Metodo. Una buona strutturazione delle attività farà in modo che le osservazioni alle eventuali inefficienze dell’Amministrazione provengano dai risultati di un monitoraggio di indicatori previamente concordato, e mai da posizioni a comportamenti preconcetti, che vanno banditi. Per la massima efficienza ed efficacia della Osservatorio, è importante sancire nel Regolamento anche alcuni aspetti che riguardano lo svolgimento delle riunioni e della comunicazione.
Indicatori. Per raggiungere alcuni degli obiettivi e nel contempo fare in modo che eventuali osservazioni all’Amministrazione scaturiscano da contesti quanto più oggettivi, la Osservatorio può individuare – anche insieme agli Uffici e alle imprese coinvolte – indicatori di efficienza e efficacia che l’Assessore chiederà agli uffici di collazionare.
Burocrazia. La Osservatorio potrà funzionare se sarà posto in condizione di operare con rapidità e con minima burocrazia. Questo principio si rifletterà nelle nomine dei componenti, volte alla sostanza della collaborazione e non alla forma e alle cariche in organismi vari; ma anche nelle procedure, che saranno le più snelle. Le formalità saranno comunque minime.
Volontarietà e gratuità. Nella costituzione e nelle azioni che si intende affidare all’Osservatorio occorre per prima cosa tenere a mente il carattere volontaristico; pertanto, sarà bene non impostare il lavoro su imposizioni rigide di ruoli e compiti ai componenti.
Ruolo e presenza degli stakeholder. Gli stakeholder non fanno parte dell’Osservatorio poiché ne renderebbero complesso e lento il funzionamento, ma vanno convocati periodicamente per riceverne indicazioni e suggerimenti e per fornire loro informazioni sulle attività e sui risultati ottenuti dall’Osservatorio.
Pubblicizzazione delle attività. Allo scopo di facilitare la valutazione dell’operato, pubblicherà relazioni scritte periodiche sul sito comunale. Di ogni riunione curerà un Rapporto, anch’esso da pubblicare sul sito comunale.
Aspetti di riservatezza. Si deve tenere in conto, fra l’altro, che alcuni contatti possono riguardare fatti e persone che esigono riservatezza, come nel caso delle azioni volte a contrastare gli abusivismi, ai quali si deve una parte importante del fenomeno dell’abbandono dei rifiuti nelle campagne (batterie, pezzi di carrozzeria, pneumatici, contenitori di fitofarmaci, sfabricidi, ecc).
Il Regolamento Comunale per l’Economia Circolare e la Riduzione dei Rifiuti proviene da un lavoro in rete effettuato da sei esperti di altrettanti circoli siciliani di Legambiente, è stato adottato e modificato dalla Rete dei Comitati Territoriali, da questi approvato nel corso dell’Assemblea on line del 14 novembre 2020. Questa Rev 211007 non altera i contenuti approvati.
Per la Rete dei Comitati Territoriali: Giampaolo Schillaci – retecomitatisicilia@gmail.com – cell 320432844
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MONDO MUNNIZZA 7 – Settima Uscita – 2 ottobre 2021. Un esempio di Cittadinanza attiva: SCICLI – LE ASSOCIAZIONI ” OSSERVATORIO RIFIUTI ZERO ” INTERVENGONO SULLO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI
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MONDO MUNNIZZA 6 – Sesta Uscita 1 ottobre 2021 . Una nota del Circolo Kiafura “DA RIFIUTI A MATERIALI” – Abbandonare l’emergenza in 5 mosse con l’intervento della Società Civile, che per quanto pubblicata nei giorni dell’emergenza del 2018 si dimostra ancora attuale. Si evidenzia il ruolo della Cittadinanza Attiva attraverso l’istituzione dell’Osservatorio cittadino
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MONDO MUNNIZZA 5 – Quinta uscita 30 settembre 2021. Compostaggio a tutto spiano! Proposta di accordi con il mondo agricolo per ospitare compostiere di comunità.
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MONDO MUNNIZZA 4 – Quarta Uscita 28 settembre 2021. Una “raccolta di punti” Contromunnizza rapida da leggere e da integrare in base alle esperienze di ciascuno
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MONDO MUNNIZZA 3 – Terza Uscita 26 settembre 2021. La lista dei punti “Contromunnizza” di Arianna Occhipinti, titolare dell’omonima e nota Azienda vitivinicola sita nel territorio del comune di Vittoria.
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MONDO MUNNIZZA 2 – Seconda Uscita 25 settembre 2021. La lista dei punti “Contromunnizza” di We All Love Noto, attivissimo gruppo di Noto (SR).
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MONDO MUNNIZZA – Prima uscita 24 settembre 2021. Per informazione e per comodità riportiamo i contenuti della prima uscita, dal titolo FOTOMUNNIZZAMI ANCORA: Munnizza per tutti – Munnizza e discariche – Geolocalizza la Munnizza – Fotomunnizzami ancora – Stop alla Munnizza ombra – Per chi suona la Munnizza – Munnizza al Centro – I corollari della Munnizza – Rete alla Partecipazione alla Munnizza
Per i più curiosi ecco l’elenco dei link che trovate nella prima uscita (la lettura non è obbligatoria!): art. 5, D.Lgs.33/2913 – Randagismo – Piantumazione aree abbandonate – Legge antisprechi – Direttiva europea – Regione Siciliana – Testo Unico Enti Locali