Gestione Condivisa dei Beni Comuni in Sicilia
Gestione Condivisa dei Beni Comuni in Sicilia
Diffusione Applicazione Punti critici
«Superare i punti critici!»
190424- REGOLAMENTI E PATTI SICILIA
Due convegni sui beni comuni si sono succeduti nel giro di poche settimane, a Siracusa e a Catania. Il primo si è tenuto il 9 marzo all’Urban Center, un edificio “rigenerato” dal Comune aretuseo e rivitalizzato dalla cittadinanza attiva, con il titolo “Officina dei Beni Comuni – idee progetti e buone pratiche per una gestione condivisa”.
Organizzato dall’associazione Lealtà&Condivisione, la mattina è stata impegnata dalle relazioni e da un dibattito molto animato. Tra i relatori, Donato Di Memmo, dirigente del Comune di Bologna e profondo conoscitore della materia. Bologna annovera oltre 700 Patti di collaborazione, compresi quelli in corso di stipula, ed essendo sede del Laboratorio per la Sussidiarietà Labsus (labsus.it) è considerato il Comune di riferimento per quanto attiene la gestione condivisa dei beni comuni “urbani”. Ha fatto seguito un workshop pomeridiano al quale hanno preso parte un pubblico molto attivo e esponenti della politica locale.
Per il convegno del 23 aprile nella città etnea, il “Comitato Rodotà”, impegnato nella raccolta delle firme per il noto progetto di legge sui Beni Comuni, ha scelto la sede prestigiosa del Dipartimento di Scienze Politiche. Dopo una interessante prolusione del direttore prof. Giuseppe Vecchio, il prof. Alberto Lucarelli – Università di Napoli Federico II – ha proposto il tema “I Beni pubblici oltre la demanialità: la nuova categoria dei beni comuni”.
In ambedue i convegni alcuni aspetti giuridici di rilievo sono stati trattati dal prof. Antonio Las Casas – Università di Catania. Mentre, il prof. Giampaolo Schillaci – Università di Catania e presente per conto della Rete per la Partecipazione Popolare – ha fatto il punto della situazione su Regolamenti e Patti in Sicilia. Ha inoltre illustrato punti critici e modalità di superamento, ricavati da una disamina di casi non solo siciliani.
Le presentazioni proiettate nelle due occasioni sono state riunite in una unica e questa è stata resa “autosufficiente”, inserendo commenti che la rendono comprensibile anche in assenza del relatore.
Gli approfondimenti sui beni comuni proseguono e ogni contributo sarà benvenuto. Ogni eventuale svista o imprevisione è da attribuire unicamente all’autore.