Che fine ha fatto la “generosa” transazione? Modica ha pagato i debiti?
La notizia del deferimento del Comune di Modica da parte della Corte dei Conti alla Procure contabile ed ordinaria per irregolarità nella gestione economica e finanziaria, ci mette in grande preoccupazione e ci sollecita la domanda sulla sorte dei crediti che il nostro comune vantava nei confronti del suo omologo della contea e che nella stagione della gestione commissariale avevano formato oggetto di una “generosa” transazione.
Vogliamo ricordare che la delibera n. 57 del 3 settembre 2015 con cui il governo straordinario della città aveva approvato lo schema di un c. d. “ ATTO DI TRANSAZIONE” da concludere tra il Comune di Scicli ed il Comune di Modica per la definitiva estinzione del credito vantato dal Comune cremisi nei confronti della citata controparte in relazione all’uso pluriennale (dall’anno 2002 al 2007) della discarica di San Biagio, aveva sin da subito destato in noi forti perplessità.
Sottolineavamo, invero, già 1 il 17 settembre 2015, “la necessità di ripensare innanzi tutto le ragioni ed il contenuto economico della ‘transazione’, per renderla giustificata e sostenibile in fatto ed in diritto, e non già come l’ennesimo ‘illusione’ consumata a danno dalla comunità sciclitana a causa di condotte spregiudicate di altre amministrazioni locali, o di non meglio motivate “ragioni di stato”, che in tal modo hanno finora trovato comodo scaricare le proprie colpevoli e ‘pervicaci’ inadempienze.”
Alla luce degli ultimi accadimenti, di cui all’incipit di questa nota, le preoccupazioni erano e sono fondate, tant’è che ci chiediamo se il Comune di Modica abbia adempiuto, in tutto o in parte, agli obblighi assunti e se, in caso negativo, non vi siano le condizioni per esercitare il diritto di risoluzione dell’accordo transattivo in commento.
Successivamente, il 23 gennaio del corrente anno, scrivevamo a proposito dei fatti economico – finanziari verificatisi durante il periodo di gestione straordinaria, tra i quali la transazione in argomento, che si rendeva necessario il loro urgente riesame al fine di eliminare o ridurre l’impatto sulle provatissime tasche dei cittadini e chiudevamo la nota con l’interrogativo su un possibile giudizio della Corte ove fosse stata investita –da chi di competenza– delle vicende enucleate.
Palesavamo la convinzione che il nuovo governo della città non avrebbe mancato di approfondire le tematiche enucleate e restituire alla città le corrette informazioni negate a cagione dell’insoddisfacente dialogo da parte dell’amministrazione straordinaria che ha determinato i destini della nostra comunità dal gennaio 2015 sino ai primi giorni del dicembre 2016.
Tanto riproponiamo oggi, con la stessa chiarezza espositiva e l’analoga fiducia in chi ha assunto l’onere di governarci.
Ieri lo abbiamo fatto nel silenzio assordante della città , tutta compostezza british e fair play istituzionale, rotto solo dal nostro vano protestare, oggi, nella loquacità ritrovata, ma riversa su altro e non su questioni come quella che vogliamo nuovamente sollevare.